Costruire un forno a legna sulla collina in mezzo all'uliveto non è una cosa semplice, ma le cose semplici non fanno parte del mio carattere.
Sono passati molti anni da quando ho dovuto lasciare la mansarda con il forno a mio fratello.
Ricordo nella mia gioventù le serate molto divertenti con gli amici in quella stanza a ridere scherzare e mangiare delle buone pizze appena sfornate, certo non sembravano fatte con il compasso ma la loro fragranza era unica, soprattutto perché erano fatte da noi.
Adesso dopo molti anni di nostalgia del forno ho deciso di costruirlo con le mie mani di fianco alla "casina" all'uliveto, nel frattempo anche la "casina" sarà ristrutturata
Pala e piccone
Iniziano gli scavi, dopo aver scelto la posizione più adatta per far sorgere il forno ho iniziato a dissotterrare la casina, constatando le cattive condizioni dei muri esterni, fatti di pietrisco friabile e murati a terra.
Fondamenta
Dopo aver sanato il muro della casina con sabbia e cemento, ho pensato bene di passare un tubo di scarico delle acque piovane che provengono dal dietro della costruzione.
Le fondamenta del forno le ho realizzate scavando fino a che ho trovato uno strato duro di pietra naturale del suolo, provvedendo a spianare con del pietrisco, ho messo una rete termosaldata per collegare il tutto e infine ho fatto la gettata con cemento e ghiaia.
La base
Ho deciso di fare la base del forno (che andrà interrata) con blocchi di cemento larghi cm 20.
Come si vede dalla foto ho evitato il contatto diretto dei blocchi con la terra mettendoci in mezzo della guaina bituminosa, questo per evitare che l'umidità arrivi al forno stesso.
Dal lato della casina appoggerò la base, al muro esistente che ho già rinforzato con del cemento.
Sul frontale per dare un aspetto un po' diverso ho messo questa pietra che ho trovato nella mia soffitta.
Il piano d'appoggio del forno deve essere sufficientemente resistente al peso ed al calore del forno stesso, ci sono almeno quattro motivi nella mia decisione di mettere dei tavoloni di castagno alla base del piano d'appoggio:
1) Questi tavoloni alti sei centimetri sono molto resistenti al peso.
2) Il legno è un ottimo isolante termico naturale.
3) I tavelloni in laterizio sotto il forno normalmente si spaccano per il calore e rimane solo la gettata di cemento sopra.
4) I tavoloni erano già in mio possesso, quindi non li ho pagati nulla.
Sopra i tavoloni ho messo una rete termosaldata e ho fatto una gettata con cemento e ghiaia.
Tetto di legno alla casina
E' arrivato il momento del tetto della casina.
Sarà realizzato interamente in legno; almeno la parte visiva interna.
Il trave principale in cipresso è di recupero, mentre i morali e il tavolame che coprirà tutta la superficie sono di castagno impregnato, poi metterò dei pannelli isolanti ventilati, per maggior isolamento termico.
L'aspetto esterno non muterà, verrà rimessa la vecchia copertura in tegole e coppi.
Isolante della base
Di facile impiego e veloce realizzazione, l'isolante della base trova la soluzione migliore con una miscela di argilla espansa e cemento 3.25.
Come si vede dalla foto, il muro perimetrale che momentaneamente è servito per contenere la gettata, sarà costruito con pietre a vista.
Ricordarsi di mettere una rete termosaldata prima di fare la gettata.
Sopra all'isolante ho fatto una piccola gettata con malta refrattaria e rete metallica zincata per intonaco; probabilmente non era indispensabile, ma la prudenza non è mai troppa!
Piano interno
Adesso che la base del forno è completata si passa alla realizzazione del forno vero e proprio.
Il piano interno del forno deve avere meno scanalature possibili per questo ho acquistato dei tavelloni in cotto refrattario di misure molto grandi; visto che il mio forno avrà il diametro interno di centimetri cento, quattro pezzi di cinquanta per cinquanta facevano al caso mio.
Dopo aver fatto una sagoma circolare della misura dovuta, ( va bene qualsiasi materiale tipo compensato) ho riportato il segno sui tavelloni, poi l'ho tagliati con il flessibile (attenzione: nella parte della bocca del forno no va stondato come ho fatto io)
Quando ho appoggiato il piano sulla base del forno, ho messo un po si sabbia sotto, poi ho riutilizzato la sagoma per poter murare i mattoni più precisi possibile.
La cupola
Per fare la cupola precisa e ben stondata, la cosa migliore probabilmente è comprare mattoni refrattari già predisposti per forni (visto che in commercio esistono), ma dalle mie parti non li ho trovati.
Ho dovuto ripiegare su una misura standard.
Per murare i mattoni ho utilizzato malta refrattaria rapida.
Ho fatto la prima fila con i mattoni disposti verticalmente di taglio, cercando di farli rimanere il più vicino possibile
La seconda fila si è rivelata più difficoltosa del previsto, non riuscivo a trovare una soluzione che mi permettesse in breve tempo di posizionare i mattoni senza utilizzare troppa malta, quindi aumentando il rischio di crepe. Con il flessibile non riuscivo a smussarlo per lungo.
Si e rivelato molto più pratico tagliarli in diagonale, anche se visto dal di fuori no è molto fotogenico!
Per fare la cupola avevo due alternative: una era di fare una sagoma interna in legno, l’altra di riempire il forno con della terra pressata, poi livellata con un archetto un po’ artigianale.
Per l’archetto della bocca, ho usato molto impulso istintivo per trovare un soluzione pratica e veloce, ma efficace !
Il resto dei mattoni li ho divisi a metà con il martello da muratori e fare il resto della cupola e stato un gioco da ragazzi.
Questo è il risultato dopo aver proceduto allo svuotamento della terra.
Basta solo ripulire e stuccare le fessure rimaste.
Il cavo d’acciaio che si vede, servirà come sicurezza in caso che il forno possa fare qualche crepa e si allarghi irreparabilmente.
Per evitare il più possibile crepe nella cupola, è importante ingabbiarla con una rete metallica per poi gettarci ancora malta refrattaria.
La cupola è ormai completata.
Bocca del forno
La bocca del forno non è soltanto un fattore estetico, ma deve essere proporzionata al diametro e all’altezza del forno; da questa dipende il tiraggio e la circolazione dell’aria all’interno dello stesso.
Per quanto riguarda l’aspetto estetico non ci sono limiti alla fantasia, ho ritenuto adatto uno stile un po’ rustico visto il posto in cui si trova.
Cappa e canna fumaria
La cappa del forno ha dimensioni contenute, più che una cappa è un invito ai fumi per entrare in canna fumaria. La canna fumaria, nel mio caso non poteva partire subito verticalmente, per il semplice motivo che il forno si trova esattamente sotto un olivo. Sono stato costretto a deviare i fumi costruendo con mattoni refrattari e alcune barre di ferro, una cappa in diagonale.
Per quanto riguarda la canna fumaria, il principio di tiraggio è lo stesso di un normale caminetto: il diametro della canna fumaria, deve essere proporzionato all'altezza; più è alta e maggiore è il tiraggio, ma se è troppo grande i fumi si raffreddano, rallentando l'ascesa. Nel mio caso ho usato blocchi prefabbricati a doppio strato, con sezione quadrata interna di cm 20x 20.
A questo punto il forno può già funzionare, ma se volete che il calore interno non si disperda rapidamente e possa permettervi di cuocere pietanze a lenta cottura, allora manca l'isolante.
Isolante
Esistono molti tipi di isolante adatti per lo scopo. Il mio consiglio è però di mettere a contatto con i mattoni della cupola uno strato di lana di vetro, perché in caso di crepe del forno, impedirebbe la caduta di materiale soprastante. Un ottimo isolante che veniva usato in passato è la cenere di legna, che ho utilizzato insieme all'argilla espansa per riempire lo spazio rimanente e completare l'isolamento. E' sufficiente uno spessore totale di 20 cm.
Il forno
...è finito finalmente!
Chiedo scusa a tutti quelli che hanno atteso con trepidazione la conclusione di questo post. Non era mia intenzione tenervi in ansia per l'aggiornamento, ma veramente il forno non era ancora concluso.
Sono felice per il risultato, anche se si può fare sempre di meglio. Spero che questo mio lavoro possa essere utile per tutti quelli che vogliono cimentarsi con le proprie mani alla realizzazione del proprio forno.